domenica 18 marzo 2012

Il passato della biosfera


Come si è originata la vita.
       Le condizioni chimico-fisico presenti sulla terra, non erano adatte alla sopravvivenza degli organismi viventi; eppure, anche in presenza di temperature elevate, un aria irrespirabile e continue eruzzioni vulcaniche, più di 3,5 miliardi di anni fa prese forma la prima cellula vivente.
L' atmosfera, era formata da vari gas simili a quelli che, ancora oggi, fuoriescono dai vulcani e priva di ossigeno; proprio la mancanza di quest' ultimo favorì la nascita delle prime cellule.
Dalle numerose spaccature della crosta terrestre, continuavano ad uscire lava, gas e quantità enormi di vapore acqueo. Solo con il successivo raffreddameto del vapore aqueo che condensato in pioggia cominciò a cadere formando oceani primitivi.
Si formavano molecole sempre diverse fino alla comparsa dei primi composti di tipo organico; questi ricadevano in mare andando a costituire qello che è stato definito brodo primordiale.
In assenza di ossigeno, le molecole si aggregavano a formare piccole sferule, chiamare coacervanti, delimitate da da una membrana esterna contenente il brodo primordiale.
I primi esseri viventi furono organismi unicellulari procarioti molto semplici simili ai batteri.

Una esplosione di forme viventi
      Risalgono a circa 700 milioni di anni fa i fossili di Ediacara, i più antichi organismi pluricellulari di cui si abbia testimonianza.
Circa 500 milioni di anni fa si verificò una vera e propria esplosione di forme di vita nei mari; tipici sono i trilobiti crostacei dotati di una corazza.
Nei mari del cambriano si aggirava anche la pikaia, dal corpo allungato e dotato di notocoda.
Dai pikaia si sono evoluti i pesci primitivi risalenti a circa 400 milioni di anni fa, come gli ostracodermi e i placodermi.

La conquista della terraferma
         Le primepiante terrestri furono le psilofitali, acui subenrarono le felci e di conseguenza i muschi.
La presenza della parete rigida nelle cellule vegetali consentì lo sviluppo verticale; la formazione di radici. La superficie delle foglie permise la cattura della luce per la fotosintesi.
Dai pesci derivano i tetrapodi, gli anfibi.
I rettili riuscirono a svincolarsi grazie al guscio rigido, diferenziandosi dagli uccelli e dai mammferi.
Nel corso del Mesozoico la vegetazione cominciò a cambiare e si formarono le gimnosperme e le angiosperme.

La diffusione dei mammiferi
        Circa 6,5 milioni di anni fa, si verificò una grave crisi biologica che portò all'estinzione molte specie di forme di vita.
Dai mammiferi ovipari, come i monotremi si passò ai marsupiali.
Il maggior successo evolutivo fu quello dei mammiferi placentati, in grado di sviluppare l' embrione.
I mammiferi erbivori maturano una serie di contromisure, come l' abilità della corsa.
Nei climi più freddi si svilupparono gli ungulati da pascolo.
I primi primati risalono a 60 milioni di ammi fa.

L' evoluzione della specie umana
        La stazione eretta e l'andatura bipede fu fondamentale per la nasita degli ominidi.
Circa 3 milioni i anni fa fece la sua comparsa l' Australopithecus afarensis, in africa orientale.
Intorno a 2,5 milioni di anni fa comparve l' Homo habilis; 1,5 milioni di anni fa comparve l' Homo erectus; 300 mila anni fa, dotato di capacità celebrale si evolse l' Homo sapiens.

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