martedì 6 marzo 2012

Charles Robert Darwin

Nato a Shresbwry il 12 Febbraio del 1809.


Da scolaro, lesse un libro riguardante le osservazioni fatte da uno dei padri fondatore della storia naturale e, da quel momento iniziò, grazie a quel libro, iniziò a collezionare insetti, roccie ed a osservare la natura circostante.
Nel 1831 al termine degli studi accompagniò il grande geologo A. Sedgwick in un escursione in Galles dove fece un importante esperienza nel campo dei rilievi stratigrafi.
Dopo questa esperienza fu raccomandato da Henslow come accompagniatore di R. Fitzroy, comandante della Beagle, per una spedizione cartografa di cinque anni nelle coste del Sud America; qui allenò la capacità di un accurata osservazione, grazie alla quale riusci alla formulazione del principio biologico.
In questo viaggio visitò molti posti tra cui l' Australia, che diede il nome di un paese in suo onore.
Di ritorno nel 1836, analizzò i campioni di specie animali e vegetali che aveva raccolto e notò somiglianze tra le specie della stessa area geografica; menre nell arcipelago Galapagos aveva proprie forme di specie animali e vegetali.
Con la teoria evoluzionistica Darwin dimostrò che l'evoluzione è l'elemento comune, il filo conduttore della diversità della vita. Secondo una visione evolutiva della vita, i membri dello stesso gruppo si assomigliano perché si sono evoluti da un antenato comune.

TEORIA:

Teoria evoluzionistica
  Secondo una visione evolutiva della vita, i membri dello stesso gruppo si assomigliano perché si sono evoluti da un antenato comune. Secondo l'opinione di Darwin, le specie nascono mediante un processo di “discendenza con variazione”. Fatto ancora più importante, nel suo trattato sull'origine delle specie, Darwin oppose la teoria della selezione naturale per spiegare con quali meccanismi avviene l'evoluzione.

La teoria evoluzionistica di Darwin si basa su tre presupposti fondamentali:
  1. Riproduzione: tutti gli organismi viventi si riproducono con un ritmo tale che, in breve tempo, il numero di individui di ogni specie potrebbe non essere più in equilibrio con le risorse alimentari e l'ambiente messo loro a disposizione.
  2. Variazioni: tra gli individui della stessa specie esiste un'ampia variabilità dei caratteri; ve ne sono di più lenti e di più veloci, di più chiari e di più scuri, e così via.
  3. Selezione: esiste una lotta continua per la sopravvivenza all'interno della stessa specie e anche all'esterno. Nella lotta sopravvivono gli individui più favoriti, cioè quelli meglio strutturati per giungere alle risorse naturali messe loro a disposizione, ottenendo un vantaggio riproduttivo sugli individui meno adatti.
Ad esempio si notò che una stessa rana con stessa origine di un altra, però che già per diverse generazioni aveva vissuto su di un isola, nella quale era presente un vulcano, aveva acquistato un colore scuro adifferenza del colore verdastro che aveva sua "cugina" che viveva in uno spazio più erboso e aperto.

Esempio: essendo finita l' alimentazione presente sul suolo e avendo bisognio di cibarsi, ha cercato di arrivare a alle foglie presenti sugli alberi, così facendo dopo diverse generazioni si ha assistito ad un notevole allungamento dell collo delle giraffe.



















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